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L'Associazione

L'Associazione ha lo scopo di organizzare concerti e ogni altra attività atta a diffondere la cultura musicale, in particolare facendo suonare il meraviglioso Organo portativo a canne di legno costruito da Giorgio Questa, per far conoscere e mantenere viva la figura del Maestro e del suo pregevole strumento.
dall'Art.2 dello Statuto dell'Associazione Giorgio Questa

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Chi era Giorgio Questa

Nacque a Genova in una famiglia di musicisti ed ebbe dal padre la prima formazione musicale. Studiò pianoforte con Nicolaj Klepikov, dedicandosi alla musica da camera. Contemporaneamente si interessò alla polifonia vocale e all'arte organistica. Nel 1966, alla "Internationale Zomeracademie vor Organisten" di Haarlem in Olanda, partecipò a un corso di Marie-Claire Alain sulla musica organistica francese, e portò a termine la costruzione del suo organo meccanico a canne di legno, frutto della predilezione per l'arte organistica italiana del XVI e XVII secolo.
Viaggiando con il suo strumento, Giorgio Questa ha suonato in Italia e in Europa, in recitals e come solista con varie orchestre sinfoniche e da camera e con direttori quali Igor Markevitch, Karl Munchinger, John Pritchard e Sàndor Végh.
Ha inciso per la Dynamic e tenuto corsi di interpretazione sulla musica organistica italiana del Cinque e Seicento nei conservatori di Fontainebleau e La Chaux de Fonds, a Città di Castello e all'Amor di Assisi. Giorgio Questa suonava esclusivamente organi a trasmissione meccanica e le sue interpretazioni si basavano essenzialmente sui manoscritti autografi e sulle stampe originali.
Già presidente della Commissione per la tutela degli organi artistici della Liguria, si è spento nella sua città natale l'11 giugno 2010.

L'Organo "portativo" a canne di legno costruito da Giorgio Questa

È uno strumento singolare: si monta e si smonta in poche ore ed è facilmente trasportabile. In questo senso ricorda l'antico "portativo" anche se, nonostante le dimensioni apparentemente piccole, la sua struttura fonica è quella di un comune organo italiano del '500.
Lo strumento è interamente in legno e completamente meccanico. Giorgio Questa lo costruì da solo, pezzo per pezzo, seguendo gli stessi metodi artigianali degli antichi maestri organari. Comprende 491 canne di pino e di castagno e la tastiera, cui è unita la pedaliera, ha quattro ottave.
La vivacità del suono, ottenuta con l’intonazione delle canne a piena aria e a bassa pressione, permette la naturale ambientazione acustica dello strumento sia nell’ambito del teatro sia nella piccola sala da concerto.
Lo strumento è dotato di una tastiera molto sensibile grazie alla quale è possibile realizzare una grande varietà di sfumature ed effetti.
I suoi registri (Principale di pino, Ottava, Quinta Decima, Decima Nona, Vigesima Seconda, Fiffaro/Cornetta, Flauto di notte in VIII, Flauto di bosco in XII, Vigesima Sesta, Vigesima Nona) sono quelli tipici dell'arte organaria italiana del periodo classico.
Due piccoli accessori, "passero e passera", imitano il verso degli uccelli, secondo antiche tradizioni organare. La coda di scoiattolo ricorda l'antica "coda di volpe" che balzava sull'organista, incuriosito dalla leva con scritto "noli me tangere". Un pedaletto a carrucole rende possibile la combinazione libera dei registri.


A proposito di questo particolarissimo e straordinario organo portativo, ecco che cosa hanno scritto lo stesso Giorgio Questa e il critico musicale Leonardo Pinzauti:

Testimonianza di Giorgio Questa

Testimonianza di Leonardo Pinzauti

Hanno detto di Giorgio Questa

Caro amico Questa… Certo l'organo è un capolavoro, però un capolavoro anche Lei lo è!...
Ritorno da Parigi, dove ho avuto occasione di parlare di Lei a Nadia Boulanger... una delle persone vive che sa di più sulla musica... una personalità straordinaria"

dalle lettere di Igor Markevitch


[...] Il “far musica” di Giorgio Questa, sorretto da una musicalità che conosce la sapienza manuale, dà la sensazione di ritrovare di continuo l’essenzialità dell’“espressione” come del “divertimento”, il gusto della meraviglia “seicentesca” e insieme l’umiltà di un antico servizio musicale di carattere comunitario...

Basta ascoltare poche battute nell’esecuzione di Questa e la pagina musicale acquista un’evidenza di fraseggio impressionante… È accaduto, ad esempio, che le sue appassionate interpretazioni di alcune pagine di Frescobaldi abbiano dato come non mai la misura della “modernità” del maestro seicentesco… E si è avuta davvero l’impressione di toccare con mano l’essenza più riposta delle opere eseguite, di fronte alle quali il pubblico è rimasto come ipnotizzato...

Il maggior merito dell’organista genovese è, in sostanza, proprio questa sua capacità di farsi umile e sapientissimo intermediario di un mondo espressivo affascinante, che però può svelare tutta la sua prodigiosa forza creativa soltanto se ricondotto alla essenzialità delle proprie strutture compositive e a quelle libertà ed esitazioni che danno il senso stesso di una materia musicale in continuo, inquieto movimento, come le pagine di un libro che chiede di essere sfogliato con occhio meravigliato ed assorto… capolavori grandissimi, di fronte ai quali si ha quasi la sensazione di vivere, e da secoli, in una irreversibile decadenza...

dalle Critiche di Leonardo Pinzauti

Caro Signor Questa… Un miracolo!... Non osavo credere che sareste venuto quest'estate a Fontainebleau... La vostra prossima presenza a Fontainebleau conferisce già a tutta la sessione un suo ben preciso carattere... Do molta importanza alla vostra venuta… una vera gioia, questa musica favorita da uno strumento cosi puro...

[...] Siete atteso a Parigi con grande impazienza, ho fretta di parlare con voi di ciò che ci lega così profondamente: Frescobaldi, la vostra interpretazione, il vostro strumento, il vostro modo di suonare, i vostri sogni, in breve la musica e voi, voi e la musica...

Caro Giorgio… Siete partito ma non avete lasciato Fontainebleau, perché conserviamo preziosamente la vostra presenza... La vostra presenza rimane viva nella Scuola e nel mio cuore... Avete lasciato un tale ricordo, fatto una tale impressione a Fontainebleau!... Si parla ancora di voi, quel che siete e quello che fate hanno un posto speciale nei miei ricordi...

L'opera di Frescobaldi m'affascina... Sarebbe una tale gioia se davvero faceste ancora una volta brillare queste opere troppo sovente lasciate nel silenzio... Questa sonorità così bella e questa luce proiettata su un così grande musicista grazie a voi... Sappiate che d'ora in avanti sarete sempre presente a Fontainebleau.

dalle Lettere di Nadia Boulanger

Chi siamo

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Lisa Amirfeiz

Presidente
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Maria Grazia Amoruso

Direttore Artistico
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Irene Martini

Tesoriere

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Esecuzione di Maria Grazia Amoruso

Johann Sebastian Bach
Fantasia e fuga in la minore BWV 561
Organo a canne di legno portativo di Giorgio Questa

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Attività e Collaborazioni

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Maria Grazia Amoruso

Da molti anni l'Associazione Giorgio Questa collabora con la pianista e organista genovese in concerti ed esecuzioni per promuovere lo strumento del Maestro.

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Capraia Musica Festival

L'Associazione, in collaborazione con l'Associazione ARS Musica Capraia, ha avuto la possibilità di far ascoltare in concerto lo strumento del M° Questa in numerose edizioni del Festival.

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Ricordo di Giorgio Questa

L'Associazione, con il Patrocinio del Comune di Genova, offre alla città di Genova quattro appuntamenti in ricordo di Giorgio Questa presso Palazzo Lomellini Patrone.

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Contatti

Via Trieste, 9
16145 Genova (GE)